martedì, giugno 16, 2020

Zugna e Vallarsa

Da un bel pò avevo in mente la discesa verso Matassone e questa mattina, con cielo bigio e residui della pioggia notturna non sembrava la giornata più indicata.  Poi in mattinata ha iniziato ad asciugare e siamo partiti. Male che vada ci sono alternative più facili. Saliti rapidi in cima non si vedevano piogge in cima, e allora si prova. Il tratto ripido fra le rocce è decisamente impegnativo anche per l'esposizione e i numerosi sassi mobili. Poi il fondo non ancora ben asciutto ha reso ancora molto difficile la discesa costringendomi a scendere spesso. Solo nel bosco sono riuscito a scendere con continuità. Dopo Matassone abbiamo individuato una bella mulattiera che scende a valle in costa fino a S.Anna. Di qui ancora lungo il Leno fino ad un guado e poi, con un breve tratto a spinta, al lago artificiale della busa. Poi a Raossi, Anghebeni e Valmorbia per asfalto e di qui di nuovo su sentiero verso il forte di Pozzaccchio. Bellissimo l'esposto sentiero della Garne che aggira sempre in costa il forte Da Pozzacchio ancora un bel tratto di sentiero, poi Vanza, Boccaldo e, prima di Moscheri ancora sentiero fino a Spino, e ancora dopo attraversato la strada fino alla discesa per il lago di San Colombano che si costeggia per bellissimo sentiero in piano.



 Vipera che prova a scaldarsi sull'asfalto


 Valle dell'Adige
 Passo Pian delle Fugazze
 Carega


 L'impegnativo sentiero per Matassone

















 Lago della Busa
 Claudio trattiene una grossa biscia





 Da Valmorbia verso Pozzacchio



 In forte


Lago di S. Colombano



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