Escursione esplorativa in bassa Valsugana, sulle montagne sopra Valstagna, sulla destra orografica. Salita comodissima per la strada che sale a Foza fino in cima al Sasso Rosso. Visto il terreno bagnatissimo e un inizio di pioggia, decidiamo di rinunciare alla discesa prevista per provare a ripiegare sulla Valgadena. Questa discesa, appena lasciata la strada, si rivela immediatamente improponibile anche portando la bici a piedi: sentiero esposto e viscido ripidissimo. Scendiamo un pò ma ci fidiamo immediatamente di Red quando, dopo breve esplorazione, ci dice che è meglio ritornare sui nostri passi. Ritorniamo sul Sasso rosso e nel frattempo un pò di sole asciuga un pò il terreno e ci invoglia a provare la discesa pensata originalmente. Dopo un bel tratto di prato, improvvisamente la pendenza aumenta e, con qualche passaggio dove dobbiamo aiutarci a far scendere le bici, arriviamo alla bellissima falesia di Biasia. Sotto il terreno non è migliore e si scende già contenti di riuscire a portare giù la bici senza aiutarsi in due. Il tratto terribile è lunghissimo, fino circa all'altezza dell'osteria di Pinagrande dove intercetta un sentiero salesà più percorribile. Peccato il fondo bagnatissimo e scivoloso che comunque costringe a scendere di sella molto spesso e comunque a procedere con grande cautela. Tutto fino in fondo alla Valsugana. Ne risulta una discesa assolutamente sconsigliabile(in particolare con fondo bagnato), forse una delle peggiori mai fatte, addirittura peggio del famigerato Cerbiolo.
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