Forse l'ultima giornata utilizzabile per sciare della stagione o per lo meno per un bel pò: è in arrivo una settimana di piogge fino in alto. Saliamo a dormire la sera prima nel furgone: bellissima serata con le cime bianche illuminate dalla luna piena ma alle 10 di sera ancora 6 gradi. Sveglia prima dell'alba: -1°. C'è rigelo e si può salire. Prima per la pista e poi verso la valle delle frane, la prima balza a piedi perchè non c'è già più neve. Appena arriva il sole fa subito caldo ma la neve è ancora dura e si sale bene. Al passo delle frane si attraversa sul ghiaccio e si vede in lontananza la fila degli sciatori che sono saliti con gli impianti. Un altro caratteristico passaggio (mai visto con così poca neve e ridotto ad uno stretto canale fra le rocce) e si passa sul versante della val Mazia in vista della ripida rampa finale di neve moto dura che si sale con i ramponi e gli sci sullo zaino. Tantissima gente sulla cima nevosa e altrettanta impegnata sull'esposta crestina finale dove non è facile incrociarsi. In discesa per fortuna il ripido pendio finale molla un pò e si scende agevolmente con gli sci. Visto il caldo, al ritorno sciamo sul ghiacciaio e risaliamo la cresta del diavolo per scendere a valle dalle piste evitando il tratto senza neve e la probabile neve troppo scaldata dal sole.
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