martedì, ottobre 11, 2016

Corno della Paura

Anche questa mattina il meteo non era affatto invitante ma siamo partiti lo stesso. Male che vada, avessimo trovato tutto bagnato, saremmo scesi dal più facile sentiero per Chizzola. Invece, salendo con gran calma, è uscito un pallido sole che ha quasi asciugato la pioggia della notte. Arrivati in cima al Corno della Paura, abbiamo pensato di salire il monte Vignola per andare a vedere il sentiero 687. (il 686 è bellissimo, ma la curiosità di provare qualcosa di nuovo ha prevalso). Il 687 parte come mulattiera erbosa e poi diventa difficile da seguire (mi sono aiutato con la mappa GPS). Dove si fa più ripido, in corrispondenza di una fascia di rocce, diventa decisamente impegnativo: curve strette, tanti sassi smossi e vari passaggi che mi costringono a scendere. Complessivamente è decisamente più impegnativo del 686 e ha molto meno tratti scorrevoli. Nell'ultima parte la discesa è comune con il 686. Comunque una discesa di grande soddisfazione.

 La lunga e monotona salita su asfalto


 Il Baldo imbiancato

 Finalmente in cima

 Sotto, nel prato, la partenza del sentiero 686 fatto la volta precedente








 In salita verso il monte Vignola

 Qui, zoomando la foto sotto, si intravede un sentierino molto esposto che scende fra le rocce: sarà la prossima discesa? Come sempre, ad ogni giro si scoprono nuove possibilità.

 I camosci ridono di noi che tentiamo di scendere dal 687
 Dopo un tratto facile su prato, il primo passaggio difficile dove il sentiero supera una fascia di rocce
 Arrivati ai prati, nei pressi di un acquedotto, ci sarebbe una forestale che consente una via di fuga che noi ignoriamo continuando il 687, sempre impegnativo.


 In vista del castello le difficoltà non sono finite.





Qui la traccia gps e Wikiloc

Nessun commento:

Posta un commento