Dopo aver rinunciato alla cima Vagliana per paura dei pendii ripidi e troppo ghiacciati, abbiamo deciso per andare a Cima Cece. Appena imboccata la strada per
Valmaggiore sorpresa: strada chiusa con sbarra. Partire da lì a piedi non se ne
parla neanche. Decidiamo di andare a vedere in val Sadole con l’obiettivo del Cauriol.
La strada è aperta ma la situazione è desolante. L’anno scorso a metà giugno c’era
più neve. Comunque, si arriva in macchina quasi al rifugio Cauriol e su qualche
lingua di neve durissima (fa un freddo incredibile per la stagione), si riesce
a sciare. Proseguendo la neve si fa più consistente e, anche se sul canalone
che porta in cima emergono già diversi massi, si arriva sci ai piedi fino alla
sella in cresta dove comunque, con queste condizioni di neve durissima, avrei
lasciato gli sci. Di lì si prosegue senza problemi fra roccette e piccoli nevai
fino in cima dove ci godiamo il sole dopo il freddo della salita all’ombra.
(tutt’intorno la neve è ormai pochissima e tutti i pendii al sole sono ormai
puliti. Ritorniamo sui nostri passi e con gli sci scendiamo il canalone su neve
ancora molto dura. Lasciamo perdere l’idea di salire anche al Castel delle Aie
dove la neve scarsa costringerebbe a diversi tratti a piedi e decidiamo che per
oggi basta così. Torniamo a casa presto, una volta tanto. La neve rimane
durissima fino in fondo, anche se ormai sono già le 10 e 30 e splende il sole.
Tutto sommato, ancora una bella gita, ma qui in Lagorai siamo a fine stagione.
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