mercoledì, ottobre 22, 2014

Val dei Mocheni

Questa mattina mi sono svegliato alle 7 e pioveva. Mi sono girato dall'altra e ho ripreso a dormire.
Alle 7 e 30 già non pioveva più e c'era qualche buco azzurro. Un'occhiata al radar e non si vedevano piogge. Dopo il giro fantastico di sabato è difficile trovare una motivazione  per un giretto vicino a casa nella nebbia. Comunque alle 9, con comodo sono partito da Caldonazzo. Ho costeggiato il lago di Levico (anche se non c'era il sole  non era per niente freddo). Sono salito a Vignola, Vetriolo (niente torta: bar chiuso) e poi fra le nebbie fino alla Bassa dove c'era il sole e un mare di nubi sopra la Valsugana. Bella discesa verso Kamauz e poi di nuovo in salita per i prati imperiali. Le gambe non giravano più: avevo la sensazione di aver finito la benzina. In Valcava mi sono fermato e ho trangugiato 2 barrette: all'inizio hanno fatto un pò di effetto, ma con la rampa per il maso Erdemolo le ho subito consumate. Con calma sono passato dai masi alti di Palù, Redebus e giù a Pinè. Non volevo scendere per asfalto e sono passato dal Laghestel, e poi giù a Canzolino e a Pergine. Il ritorno a Caldonazzo è stato decisamente di troppo. Forse devo fare un pò di riposo: non si può stancarsi per un giretto così .... o forse è proprio ora di sciare!


 Mare di nubi sotto la Bassa
 La pala del Gronlait e i prati imperiali aumentano la nostalgia della neve


Nessun commento:

Posta un commento