Bellissimo giro completo: lungo, fantastici panorami, discese tecniche ma quasi mai eccessive, lunghissimi tratti di sentieri con fondo ottimo e, dopo giorni di caldo afoso che aveva ridimensionato ogni attività, anche con clima decisamente fresco, per lo meno la mattina. Partenza alle 5 da Trento e ritorno alle 20: una giornata piena. Il giro è sconsigliabile i fine settimana e nel periodo luglio-agosto perchè segue in parte sentieri molto battuti dagli escursionisti e in varie zone da san Viglio al lago di Braies ci sono divieti di transito in bici. Nella zona veneta, invece, al posto dei divieti ci sono solo dei cartelli che invitano a rallentare in presenza di gente a piedi. Molto impegnativa la prima salita della val Fojedora, bellissima la discesa a Braies prima lungo il sentiero 24 e poi per il 19. Già prima delle 10 e di lunedì il lago di Braies era piuttosto affollato ma poi, stando sulla destra orografica dell'emissario del lago abbiamo trovato un bellissimo sentiero che scende fino a Ferrara dove abbiamo anche trovato un negozio di alimentari per fare provviste. La risalita a Ponticello è tutta per una piacevole sterrata lungo il torrente, dopo conviene salire su asfalto fino a Prato Piazza perchè le scorciatoie sterrate hanno pendenza proibitiva e il giro è ancora lungo. Da Prato Piazza siamo scesi a Cimabanche per la bellissima val Chenope: passati i prati, nel primo tratto ripido ci sono alcuni passaggi che ci hanno costretto a scendere, ma sono molto brevi e comunque il perfetto sentiero dopo il guado ripaga ampiamente dei tratti a piedi. Da Cimabanche si scende per neanche un Km verso Cortina e subito siamo risaliti alla forcella Lerosa. Anche se la fatica inizia a farsi sentire, l'ambiente bellissimo rende piacevole anche questa salita. Alla Forcella si esce dal bosco e si può ammirare la parete sud della Croda Rossa. Con una ripida e sconnessa discesa su mulattiera, siamo scesi a Ra Stua per affrontare l'ultima salita della giornata. Prima con pendii dolci poi, deviando a sinistra per Fodara Vedla, la strada sale ripida a tornanti nel bosco ma con fondo buono per cui siamo riusciti a rimanere sempre in sella. Da Fodara Vedla, dopo un ottimo strudel, siamo scesi al Pederù per la caratteristica ripidissima strada che scende a tornati strettissimi. Dal Pederù poi è possibile ancora continuare fino a san Vigilio tutto per sentiero liscio e scorrevole nel bosco per ancora una decina di km ancora entusiasmati nonostante i 2800 metri di dislivello e le dieci ore in sella.
Alle 7 siamo in sella a San Vigilio e il sass da Putia è già ala sole
La ripida val Fojedora. Salendo ci domandiamo perchè sia vietata alle bici. Che sia perchè è così faticosa che si rischia un colpo?
Arrivo al passo in cima alla val Fojedora piuttosto provati
Braies
Rifornimenti a Ferrara
Il picco di Vallandro
Il cornetto di Confine
Sopra la Croda Rossa, sotto il Cristallo
Arrivo a Prato Piazza
La croda Rossa
Discesa dalla val Chenope
Risalita a forcella Lerosa
Sud della Croda Rossa
Discesa a Ra Stua
Ultima risalita
Fodara Vedla
Discesa al Pederù
Qui la traccia Wikiloc e
GPS