Partiamo dal lago ancora al freddo nell'ombra delle faggete per una lunga sterrata sconnessa che si alza fino ad uscire dalla vegetazione dove incontriamo un paio di malghe-rifugio con i tipici canili per dormire. Più oltre vastissimi prati e cime dolci fino al punto più alto, il Crna Clava che si raggiunge con un breve tratto a piedi. Poi giriamo intorno alla cima con le antenne fino ad incontrare un impianto di risalita moderno addirittura ad agganciamento automatico appena costruito. Con lunga traversata ritorniamo sulla via di salita cercando un sentiero segnato sulla mappa che dovrebbe scendere direttamente al lago ma che non riusciamo a trovare. Rientriamo quindi con qualche taglio divertente, una sosta al rifugio ad assaggiare la pita, e poi giù al lago, dove, dopo il giro completo in bici ci facciamo un bel bagno. Approfittiamo delle ultime luci per rimetterci in viaggio con il camper verso il mare. La strada è lunga e tortuosa per gole interminabili fino alla periferia di Podgorica dove arriviamo ormai di notte. E' caldo e non c'è più la solitudine delle montagne: verrebbe quasi voglia di tornare indietro... Proseguiamo fino al mare e a Petrovic troviamo un posto dove passare la notte dietro una spiaggetta con 4 file di ombrelloni. Il primo impatto con la costa del Montenegro non è molto positivo.
Rifugio con canili per dormire
Il Dormitor in lontananza
La pita
Monastero lungo la via per Podgorica
Rifugio con canili per dormire
Il Dormitor in lontananza
La pita
Monastero lungo la via per Podgorica
Traccia
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